mercoledì 23 gennaio 2013

OMAGGIO ALLA TOSCANA: PICI CON SALSETTA DI CIPOLLE PEPE ZAFFERANO E PECORINO!


Eh si! 
Un post in omaggio a quella regione che mi porto nel cuore ... nonostante tutto ... ma ... andiamo per ordine.
Partecipo con immensa gioia all'MTChallenge di questo mese perchè la carissima Patty è toscana ed ha scelto la pasta ... una pasta che io adoro, l'ho mangiata solo due volte, rigorosamente toscane ambedue e non mi ero mai sognata di poterla riprodurre a casa mia per pura 'soggezione'.
La Toscana mi è particolarmente cara ... nonostante un rapporto non sempre idilliaco, ma non per colpa sua ... vengo a dirvi ... in principio fu ammirazione distaccata, immatura ed inconsapevole per i paesaggi, i formaggi ed i vini ma solo così ... per sentito dire.
Poi un bel giorno ... anzi, una bella notte d'agosto del 2002 conosco per purissimo caso il mio attuale consorte ... avevo 32 anni ed ero ancora 'singol' dopo varie ed amare esperienze ed avevo imparato a catalogare mentalmente gli uomini che conoscevo in 'papabili e non' in base ad alcune caratteristiche tra cui, una imprescindibile, era la 'vicinanza geografica' ... ero, e forse sono ancora, convinta di avere delle grossissime difficoltà ad intrecciare una seria relazione amorosa con un partner che risieda lontano da me, ovvio che si tratta di limiti miei ma ... me li tengo molto volentieri!
Voi non vi offendete vero se intermezzo il mio interessantissimo racconto con le foto della preparazione dei pici? Sono arcisicura che la risposta è 'ecchissen...' ... ehm 'No' e quindi continuo ...


Allora, dicevo che, dopo aver stretto la mano a questo baldo giovane che mi aveva fisicamente colpito non poco, mentre passo alla conoscenza degli altri suoi due amici, lascio un orecchio 'parcheggiato' nei paraggi ed ascolto queste due parole ... 'lavoro' ... 'Poggibonsi' ...  'sono di Boscotrecase', ok, penso delusa, lavora fuori, peccato, perchè mi piaciucchiava un bel pò ... bhè il resto è storia! 
Ho avuto poi, modo e tempo di appurare che la parola corretta era 'lavoravo a Poggibonsi' e non solo, il mio amato maritozzo ha vissuto per più di tre anni in quel di Toscana, prima a Rignano sull'Arno, poi a Poggibonsi.
A questo punto dovete sapere che io sono una 'torella' al milleunopermilledue, con tutte le caratteristiche positive e negative di questo segno e tra le ultime vi è la possessività e la gelosia che, nel mio caso, si concentrava in modo parossistico su questo periodo che lui, da molti punti di vista, rimpiangeva, ed io lì che mi consumavo nell'immaginazione di perverse e piccanti esperienze con le perdute, lascive femmine toscane e, nonostante le sue continue rassicurazioni, la mia gelosia retroattiva faceva bene il suo lavoro.


Arrivando al punto di diventare rossa fumina ogni qualvolta la peccaminosa terra toscana veniva nominata o perfino solo evocata da qualche suo prodotto. 
Poi capitò che una vecchia conoscenzA 'rignanese' del mio amato bene decidesse di trascorrere un week-end in Penisola Sorrentina con il suo fidanzato (fidanzato mò...) e chiese al mio (che fidanzato lo era sicuro!!!) di far loro da guida. Ovviamente l'amore mio mi coinvolse appieno in questa due-giorni con la speranza che, nel conoscere una così BBrava ragazza che gli era veramente solo amica mi aiutasse a superare questa mia ritrosia ... 
Com'è andò a finire secondo voi????



Mica penserete che 'stà grande amica' si era stancata del suo 'ganzo di turno' troppo scontato ... troppo moscio (a suo dire!) e che tartassasse il MIO fidanzato con sms chiedendogli di andarla a trovare da SOLO?????
Noooo, ma come siete malpensanti!!!!
Va bè, comunque con altro tempo e con l'amore che, ancora e sempre, ogni giorno mio marito mi dimostra, sono riuscita ad acquistare una maggiore sicurezza in me e ad accettare di sposarlo!
E poi è arrivato il blog e con lui la conoscenza virtuale di tante belle persone, tra cui molte risiedenti in questa regione e così un bel giorno mi son detta 'Andiamo!' e con il mio maturato istinto scelgo il posto, Pienza e scelgo l'agriturismo, così, fra tanti da questo sito, la mia scelta cade sul Poderuccio ...



... e da qui, signori e signore mie ... nasce un amore a prima vista, perduto, sconfinato che non ha più parole per descrivere la pace, la bellezza, la serenità sperimentata in questi luoghi, prova ne siano i vari post che potrete leggere qui e qui a testimonianza di quanto affermo!!! Ed in queste nostre piccole soste ho avuto l'occasione di conoscere lei, che per me è un mito, è un esplosione di simpatia, veracità e schiettezza difficile da trovarne pari!!! 
Ecco perchè sono orgogliosissima di mostrarvi i miei PICI!!!


Con mia grande, grandissima sorpresa mi sono venuti belli ma veramente belli, si lo so che 'ogni scarrafon è bbell a mamma soia' ma lasciatemelo dire, per essere la primissima volta, sono più che soddisfattissima!!! 
Sicuramente merito della ricetta precisa e preziosa della Patty che ho seguito alla lettera ... merito dei consigli dello staff dell'Emmetichallenge tutto tutto che ci accompagnano di volta in volta sciogliendoci ogni amletico dubbio.
Merito anche dell'amorevole maritozzo di cui sopra che, non sordo alle mie disperate richieste d'aiuto e ... onde evitare di dover uscire di domenica mattina presto per andarmi a scovare l'apposito 'stendino' appendi-pici&co, ha trovato una validissima alternativa riuscendo a ricordarsi che da qualche parte c'era questo mini-stendino comprato e mai usato e che poteva essermi utile per l'occasione!!!


PICI CON SALSETTA DI CIPOLLE, ZAFFERANO, PECORINO E PINOLI TOSTATI




Questa ricetta mi è stata passata dalla signora Enza, una paziente dello studio medico dove lavoro, lei è napoletana ma ha vissuto tanti anni in Toscana con il suo marito, poi quando è rimasta vedova, non avendo figli e nessun parente vicino, ha deciso di ritornare nella terra natia ma, con grande rammarico, che ogni volta che viene allo studio ne parla con struggente nostalgia ed a Natale e a Pasqua non manca mai di regalarmi i cantuccini fatti da lei. 
Non so se sia una ricetta tipica toscana, lei mi ha confidato che era sua suocera a condire i pici in questo modo, io ne ho trovato traccia in rete, ma non dei pici e non della Toscana; ho comunque scelto di condirli così perchè gli ingredienti mi piacevano e mi è piaciuto il calore e l'affetto con cui la signora Enza mi ha 'passato' la ricetta raccomandandomi di provarla, quando le ho detto che avrei partecipato ad una sorta di sfida culinaria per la quale avrei dovuto preparare i pici 'Se fai questa Giusy, vinci di sicuro!' 'Ehhh' le dico 'cara signora, lei non sa quanto la sfida sia agguerrita e che meraviglie sono capaci di tirar fuori i food-blogger in queste occasioni!' -  'Fa nulla, tu prova la ricetta e poi mi dici!!!'

Per la pasta:

Per 4 persone:
200 gr di farina 00
100 gr di farina di semola rimacinata
2 generosi cucchiai d’olio extra vergine
1 pizzico di sale
acqua – qb –
Nota: La quantità di acqua è variabile dal tipo di farina che userete. In genere per questa quantità di farina un bicchiere o poco meno è sufficiente, ma sta a voi osservare quanta ne incorpora il vostro impasto per essere morbido e malleabile. 
La proporzione dell'uso delle 2 farine è sempre 2:1, ovvero due parti di 00 ed una di semola rimacinata che conferisce struttura all'impasto. In questa maniera non avrete bisogno di uova. 
Fate la fontana con le due farine miscelate. Versate l’olio, il pizzico di sale e cominciate a versare lentamente l’acqua, incorporando la farina con una forchetta. Attenzione al sale. Non esagerate perché questo indurisce la pasta.
Quando la pasta comincerà a stare insieme, cominciate ad impastare con energia utilizzando il palmo delle mani vicino ai polsi. Se necessario, aggiungete acqua o farina.
Piegate la pasta su se stessa come quando impastate la pasta all’uovo e non stirate mai troppo l’impasto per non sfibrarlo. 
“Massaggiate” con energia per almeno 10 minuti. Ricordatevi che la vostra “palla” di pasta è una cosa viva, dovete volerle bene.
Dovrete ottenere una pasta liscia, vellutata e abbastanza morbida.  
Fate riposare una mezz’ora avvolta nella pellicola.
Quando la pasta è pronta, tagliatene un pezzetto e fatene una pallina, quindi sulla spianatoia stendetela con il matterello ad uno spessore di 1 cm. Con un tagliapasta o un coltello affilato, tagliate tante striscioline larghe c.ca 1 cm e coprite il resto della pasta con la pellicola affinché non si secchi.
Cominciate a "filare" i pici, rollando la pasta con il palmo delle mani e contemporaneamente stirandola verso l'esterno. 


Per il condimento:
2 cipolle bianche medie
un cucchiaino di zafferano\o una bustina (io avevo ancora del buon zafferano fresco della Val D'Orcia)
1 cucchiaino di pepe nero macinato fresco
100 gr di pecorino toscano
olio evo
sale
pinoli tostati (facoltativi)

In una padella capiente fate stufare a fuoco medio le cipolle affettate sottilmente nell'olio evo e, quando si sono appassite, potete mettere a bollire l'acqua per cuocere i pici.
Intanto aggiungete al sughetto di cipolle lo zafferano, il pepe, il pecorino.
Quando l'acqua bolle, salatela e tuffatevi i pici, coprite fino a quando raggiunge di nuovo il bollore e poi continuate la cottura a pentola scoperta, intanto con un cucchiaione versate, a poco alla volta, l'acqua di cottura dei pici nella padella facendo sciogliere lo zafferano, il pepe ed il pecorino, aggiustate di sale.
I pici necessitano davvero di cinque minuti di cottura; scolateli con delicatezza ed amalgamateli in padella al sughetto.
Impiattateli con una dose generosa di sughetto (che quello che si vede in foto non è solo olio sia ben chiaro!!) e con una manciata di pinoli tostati.
Vi assicuro che sono una meraviglia, grazie signora Enza!!!
Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge di gennaio: i Pici!



In bocca al lupo ai tanti sfidanti e che vinca il migliore!!!







martedì 15 gennaio 2013

E MI MANCAVA ANCORA QUALCHE DOLCETTO ...

Eh si dai, mi mancava di postare la ricetta di quei ... giusto 3\4 dolcetti che ho fatto durante le feste ... veramente ne ho fatti di più ma vi posto solo quelli che sono stati maggiormente apprezzati, un po' perché dei roccocò & co. , la ricetta l'ho già ampiamente pubblicata negli anni scorsi e siccome è infallibile non la cambio mai, per cui se vi va andate a leggervela un pò qui e qui.

PANDORINO-PAN BRIOCHE!

Questo è il mio pandorino-panbrioche per la colazione golosa delle giornate di festa: 

per un pan brioche da 500 gr:
130 ml latte
1 uovo intero
80 gr burro fuso
350 gr farina 00
1 cucchiaino di sale
30 gr zucchero
1 cucchiaino e 1\2 di lievito di birra in polvere


Far sciogliere i lievito in un pò di latte tiepido, aggiungendo un cucchiaio di farina e un cucchiaino di zucchero e tenere da parte per circa 15 minuti.
Dopodiché mettere in planetaria il lievitino ottenuto e aggiungere man mano gli altri ingredienti, lavorare il tutto fino a raggiungere un impasto bello compatto ma morbido e liscio.
Io ho messa a lievitare nello stampo da pandoro leggermente oleato ... e ve l'ho lasciato per circa 3 ore!
Ho preriscaldato il forno a 200°, coperto lo stampo con un foglio di alluminio, l'impasto non aveva comunque raggiunto il bordo, e fatto cuocere per circa 40 minuti.
Ho sciolto a bagnomaria con un po' di latte un mega gianduiotto che mi avevano regalato e vi ho ricoperto il mio pandorino non mancando di decorarlo con perline e little smarties.


SBRICIOLONA CROCCANTE CON RICOTTA E CIOCCOLATO



DAL MITICO COOKAROUND!

INGREDIENTI:

X IL GUSCIO CROCCANTE:
300 grammi di farina
75 grammi di burro
120 grammi di zucchero 
1 uovo
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
3 cucchiai di latte 
X IL RIPIENO:
500 grammi di ricotta
100 grammi di cioccolato al latte (io ho usato una tavoletta di cioccolato 'Baci Perugina')
130 grammi di zucchero
1 bustina di vanillina
3 cucchiai di latte


Lavorare con le mani farina e burro fino a formare un impasto sbricioloso,
aggiungere quindi i restanti ingredienti continuando a sbriciolare, fino a formare un impasto 'sabbioso'. Imburrare e infarinare una teglia del diametro di 24 cm e adagiarvi metà dell' impasto sabbioso. 
Lavorare in una ciotola la ricotta per renderla lisci,a dopodichè aggiungere lo zucchero, la vanillina e il latte, versare il ripieno sul guscio preparato cercando di lasciare un cm di bordo su tutto il cerchio, aggiungere quindi in superficie il cioccolato al latte precedentemente ridotto in scaglie, coprire con il restante impasto sabbioso e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 40-45 minuti circa.
Davvero goduriosa vi assicuro!

PASTINE ALL'ARANCIA RIPIENE DI MANDORLA!!!

Per ultime quelle che a me sono piaciute di più! 
Tenevo in serbo questa ricetta, che ho scovato in questo bellissimo blog, dall'anno scorso e credetemi, dovete provarla, sono di una bontà assoluta, io però non ho completato la ricetta originale per mancanza di tempo, la glassa non sono riuscita a farla :( 


per l'impasto:
250 grammi di farina 00
1 cucchiaino di lievito in polvere
80 grammi di zucchero semolato
1 bustina di zucchero a velo 
essenza di vaniglia
1 uovo
125 grammi di burro

per il ripieno:
250 grammi di mandorle macinate finemente
100 grammi di zucchero semolato
succo e scorza di 2 arance non trattate
2 cucchiai di liquore all'arancia (io ho usato Mandarinetto)

per la glassa:
300 grammi di zucchero a velo
1 albume 
1 arancia non trattata

In una ciotola capiente unite la farina con il lievito in polvere.
Formate un avvallamento e mettete al centro lo zucchero semolato, lo zucchero a velo, l'essenza di vaniglia e l'uovo. Disponete anche il burro a pezzetti e impastate velocemente il tutto.
Lasciare riposare la pasta al fresco per un' oretta.

Preparate il ripieno:
Grattugiate la scorza delle arance e spremete il succo. 
Mescolate le mandorle con lo zucchero e la scorza delle arance e aggiungete tanto succo e liquore all'arancia quanto basta per ottenere una massa facile da spalmare.
Riprendete la pasta, dividetela a meta' e stendete ogni pezzo in forma rettangolare.
Disponete il primo sulla placca del forno, appoggiato su carta-forno, spalmatelo uniformemente con il ripieno di mandorle e ricopritelo con il secondo rettangolo di pasta frolla, cercando di sigillare bene i bordi.
Cuocete in forno a 170° per 25/30 minuti, facendo attenzione che non si colori troppo, deve rimanere appena dorato.
Lasciate raffreddare un poco, togliete i bordi per ottenere dei pezzi più regolari, e tagliate della forma che preferite.
Preparate la glassa setacciando lo zucchero a velo e lavorandolo con l'albume. 
Grattugiate la scorza dell'arancia a striscioline sottilissime e spremetene il succo.
Aggiungete allo zucchero a velo la scorzetta e tanto succo quanto basta per avere una glassa appena fluida.
Aiutandovi con due forchette o con una pinza, passate la superficie dei biscotti nella glassa e poi disponeteli su una gratella ad asciugare.
Si conservano in scatole di latta e si consiglia di aspettare qualche giorno prima di consumarli ... consiglio inutile ... ovviamente ;)








martedì 8 gennaio 2013

CI TRATTENIAMO ANCORA UN PO'? THE CHRISTMAS IS ON THE TABLE PART II ... CAPODANNO ED EPIFANIA...

D'accordo tutti...sono finite le festività...da una parte, dicevo, ciò mi rassicura, riportandomi alla routine quotidiana, dall'altra ne sono ampiamente dispiaciuta e rattristata perché ... a me piace!
Anche se, a dir la verità, quest'anno una percentuale di spirito mancava, ma abbiamo comunque fatto tutto il possibile per trascorre queste giornate in modo sereno e ringraziando il Signore credo di avercela fatta!
Sicuramente la gradita novità di quest'anno è stato il cenone della vigilia di Capodanno organizzato a casa della mia amica-sorella, eh si, abbiamo deciso di regalarci questo momento magico da trascorrere insieme proprio per 'finire bene ed iniziare meglio!' e ne siamo rimaste molto contente!
Nella foto sotto potete vedere la tavola pronta per accogliere i commensali a casa sua, non ho fatto molte foto dei piatti preparati, siamo state impegnate noi due in cucina e devo dire che quando ci siamo finalmente sedute a tavola eravamo ... sfinite anche perché non ci siamo fatte mancare la passeggiata per le vie del centro per gli auguri dell'ultimo momento con gli amici.

 
Il centro tavola che vedete sotto l'ho realizzato io, traendo ispirazione dalla vetrina di una delle cioccolaterie più antiche di Napoli. Il sabato precedente, infatti, sono andata a fare una passeggiata a Napoli con i miei cugini di Colleferro, Stefania, mia cugina, viene attirata dalla vetrina di Gay Odin, nella quale fa bella mostra di sé una tavoletta di cioccolato rettangolare, di formato standard, sulla quale c'era la scritta in rosso, penso sempre di cioccolato, 'Happy New Year' e una piccola coccinella come decorazione; la riteniamo un'idea carina e beneaugurante, appunto, per la tavola del cenone ma ... onestamente, spendere 12 euro per una piccola tavoletta mi sembrava uno spreco e subito il mio cervelletto si è messo all'opera 'Non preoccuparti' ho detto 'te lo faccio io e pure più grande!'
Detto fatto, la domenica mattina mi sono messa all'opera, ho preso il coperchio di una scatola per biscotti, l'ho ricoperto di pellicola trasparente, ho sciolto del cioccolato fondente con un po' di latte e poi l'ho versato nel coperchio e messo in freezer. Nel frattempo con la pasta di zucchero rossa ho ritagliato le lettere e formato le coccinelle che ho poi decorato con altro cioccolato fuso, per il mio vi ho poi 'incollato' sempre con il cioccolato fuso delle foglie finte di agrifoglio con piccole bacche.


 
Mia cugina lo ha decorato ancora più carinamente, secondo me, con una bella ghirlanda!




Nel piatto sottostante ci cono parte degli antipasti, oltre alla stellina di pasta di zucchero segnaposto e la letterina personale di pasta brisè. 
Ho fattto dei cestini di pasta brisè per accogliere una semplice insalata di rucola su cui adagiare i gamberetti in salsa coktail:
ho pulito TUTTI i gamberetti ... arghhh...il lavoro più stressante della giornata, li ho sbollentati in brodo vegetale per 5 minuti e fatti raffreddare. In seguito uniti alla salsa coktail fatta con
maionese
ketchup
senape
worcester sauce
panna da cucina
vodka
il tutto rigorosamente ad occhio!
Poi c'erano i miei panettoncini salati che tanto successo hanno riscosso alla vigilia di Natale che li ho ripetuti.

 

Trecciona di mozzarella vaccina con ricottine variamente aromatizzate...

 
... inoltre c'erano: provolone del monaco, insalata russa buonissima fatta dalla nostra amica Rosanna, giardiniera e funghetti sott'olio, alici marinate. Il tutto seguito da una calamarata al sugo misto di pesce, buonissimo, fatto tutto dalla mia amichetta, un sugo ricco di gamberi, seppioline, polipetti, calamari, merluzzo, frutti di mare, davvero eccezionale e per secondo, gamberoni al forno e grigliata di calamari!
Nella foto sotto vedete la tavola pronta per accogliere il brindisi al nuovo anno.
Dolci a tutta forza: cassata, bon bon di cioccolato bianco e nero alla ciliegia, alberello di pandoro 'nutellato', panettone al limoncello...

 
... ecco, queste nella foto sotto siamo io, la mia amica-sorella e, al centro, la principessa di zia, Alessia, non glielo dite che ho messo una sua foto perché sennò si arrabbia, non le piace mettersi in mostra ma, per questo momento speciale, ho voluto fare un'eccezione...



... come anche per quest'altra fotina ... eh eh eh ... il momento più esilarante della serata, vedere quasi tutti i maschi di famiglia ballare con i più piccoli, al suono del 'gangnam style' che, sebbene io consideri una demenza assoluta, almeno ci ha regalato delle grasse risate!!!


In finale vi lascio le mie 'Calze di pane' fatte per il pranzo dell'Epifania, sempre con la mia amica-sorella ma a casa mia stavolta! 
1 kg di farina '00'
1 bustina di lievito Mastro Fornaio
1 cucchiaino di zucchero di canna
750 ml di acqua tiepida
5 cucchiai di olio
sale
Lievitazione dell'impasto per 12 ore, poi formazione delle 'calze' e nuova lievitazione di circa 30 minuti, spennellata leggera di olio e in forno a 230° per circa 30 minuti!


 

Infine volevo ancora una volta ringraziare tutti i partecipanti al contest 'Brindiamo...Dolcemente' sponsorizzato dalla Cantina del Vesuvio, ieri le due vincitrici mi hanno gentilmente avvertita che il loro premio è arrivato a destinazione e a tutti gli altri partecipanti ricordo che se volessero provare i prodotti della Cantina possono contattarmi in privato per usufruire di uno sconto speciale e della spedizione gratuita!
Buon proseguimento di anno a tutti voi cari amici!

martedì 1 gennaio 2013

HAPPY NEW YEAR!!! BUON 2013 A TUTTI VOI!!!!


VI AUGURO UN 2013 SPLENDENTE DI GIOIA ...



... SCINTILLANTE DI SOGNI...



 ... TINTINNANTE DI RISATE ...



 ... GOLOSO DI BELLE SORPRESE...



 ...MA SOPRATTUTTO E SEMPRE PIENO PIENO PIENO DI SALUTE!!!



 Io i segni beneaugurali ho cercato di metterli tutti per profondere a piene mani il mio sincero augurio di Serenità a tutti voi...
 ... da Dida e famiglia!